Endoscopia urologica interventistica

L’uretrocistoscopia rappresenta un importante ausilio diagnostico ed interventistico per molte patologie, congenite o acquisite, del tratto urinario inferiore del cane e del gatto. L’esame endoscopico permette di eseguire una visualizzazione diretta delle superfici mucosali del vestibolo vaginale, di uretra, vescica e delle papille ureterali. Inoltre è possibile acquisire campioni per esami citologici, istologici e colturali ed eseguire procedure interventistiche anche complesse. Le caratteristiche di mini-invasività dell’endoscopia urologica permettono di eseguire numerose procedure interventistiche. Prima di eseguire un uretrocistoscopia interventistica, il paziente viene sottoposto ad indagini diagnostiche complementari quali esami del sangue e delle urine, esame radiografico (in chiaro e/o con mezzo di contrasto) ed ecografia addominale. Queste indagini sono fondamentali per caratterizzare al meglio la patologia presente e valutare se il paziente può essere sottoposto a endoscopica interventistica.

L’uretrocistoscopia riveste un ruolo importante per la rimozione mediante basket e/o frantumazione di calcoli (litotrissia endoscopica) uretrali e vescicali. Attraverso l’impiego di strumenti ancillari come pinze da presa, basket o cestelli e laser ad olmio è possibile afferrare i calcoli, estrarli o distruggerli e rimuovere i piccoli frammenti rimasti. Questa procedura consente di evitare trattamenti chirurgici che risultano essere maggiormente invasivi per il paziente.

L’impiego di strumenti ancillari come pinze da presa di piccole dimensioni permettono di asportare corpi estranei. Seppur meno frequentemente rispetto ad altri distretti, anche nell’apparato urogenitale è possibile visualizzare corpi estranei (vegetali, stent, cateteri) vescicali o vaginali ed asportarli durante la procedura endoscopica.

L’uretrocistoscopia interventistica viene inoltre impiegata per correggere difetti anatomici che possono essere presenti nel cane con incontinenza e più raramente nel gatto. Attraverso l’impiego di laser a diodi è possibile eseguire il trattamento di uretere ectopico, ureterocele e resezione del setto paramesonefrico.

Con l’impiego del laser a diodi è inoltre possibile eseguire, sotto visione endoscopica, debulking palliativo di neoformazioni maligne che ostruiscono l’uretra e permettere una adeguata minzione. Inoltre è possibile asportare lesioni polipoidi vescicali e ripristinare la pervietà uretrale in corso di uretrite proliferativa. In caso di severa ostruzione delle vie urinarie l’esame endoscopico permette di applicare cateteri uretrali o stent ureterali sotto visione endoscopica per ripristinale il flusso urinario.

L’uretrocistoscopia può essere impiegata per eseguire dilatazioni uretrali di stenosi fibrotiche e dilatazione di stenosi vestibolo-vaginale attraverso l’uso di dilatatori pneumatici.

L’endoscopia interventista può essere inoltre impiegata per eseguire il trattamento dell’incontinenza mediante iniezione di agenti voluminizzanti uretrali.