Endoscopia diagnostica dell’apparato respiratorio

L’esame endoscopico dell’apparato respiratorio permette di studiare le cavità nasali, il rinofaringe, la laringe, la trachea ed i bronchi.
Starnuti, stertore, starnuto inverso o scolo nasale, sono spesso sintomi associati a patologie nasali o rinofaringee. In corso di tali malattie l’esame endoscopico rappresenta una metodica utile nel diagnosticare anomalie anatomiche, patologie infiammatorie e/o infettive, neoformazioni benigne o maligne (polipi, granulomi, neoplasie) e la presenza di corpi estranei con la possibilità di asportarli contestualmente. Inoltre in corso di malattie infiammatorie o neoformazioni permette di eseguire biopsie mirate sotto visione.
Disfonia, sibilo o stridore, la tosse e la dispnea sono invece indicazioni cliniche per eseguire un esame endoscopico delle vie aeree inferiori (studio di laringe, trachea e bronchi). Anomalie anatomiche e funzionali, patologie infiammatorie e/o infettive, neoformazioni benigne o maligne (polipi, granulomi, neoplasie) e la presenza di corpi estranei posso essere agevolmente identificati in corso di laringo-tracheobroncoscopia.
In corso di tosse cronica, l’esame endoscopico rappresenta un valido ausilio diagnostico, permettendo di escludere la presenza di patologie degenerative come collasso tracheale o bronchiale e/o bronchiectasie, e di tipizzare, tramite l’esecuzione di un lavaggio broncoalveolare e/o di biopsie, il tipo e la gravità di processo del processo infiammatorio presente per cercare raggiungere una diagnosi definitiva e poter impostare una terapia dedicata.